Nell’investire sul Forex, i trader spesso si affidano agli indicatori per poter stabilire le loro posizioni. Un modus operandi utile per vagliare diversi indicatori per interpretare nel miglior modo possibile ciò che avviene sui mercati finanziari internazionali in particolar modo negli asset di loro maggiore riferimento.
Si può utilizzare il prezzo come indicatore? Certo soprattutto se siete alle prime armi. Se siete dei novellini del trading non lasciatevi andare alla tentazione di investire come dei professionisti. Vi sconsiglio di utilizzare strumenti e indicatori che non riuscite a padroneggiare.
Per trasformare il prezzo in indicatore è sfruttarlo per individuare supporti e resistenze individuando i massimi e i minimi della sessione ma anche in altri lassi temporali quali settimane, mesi o anni. Con questo metodo il riferimento per i supporti saranno i minimi di sessione o di periodo mentre per le resistenze saranno i massimi di sessione o di periodo.
Piazzate stop loss e stop limit una volta individuati andando ad utilizzare il prezzo storico come riferimento delle vostre strategie.
Esiste un secondo metodo ma un po’ più complicato. Prevede l’ingresso in scena del volume. In poche parole consiste nel capire se volume e prezzo convergono o meno; se ciò avviene, è il segnale della continuazione al contrario ossia se divergono il segnale tende all’inversione.
Per esempio, se il trend mostra prezzi crescenti ma il volume sta calando, probabilmente il trend è destinato a esaurirsi nel breve tempo (e lo stesso vale nel senso inverso). Se invece il trend è laterale, in questo caso l’analisi volume – prezzo sarà meno indicativa, ma potrete comunque utilizzarla per poter scongiurare ogni falso segnale.
Basta insomma un po’ di conoscenza in più per gestire al meglio la propria attività di trading, anche perché spesso questo dato appare un po’ sottovalutato, e invece studiare ed esercitarsi è fondamentale per avere successo in questo settore!