I nuovi trend che emergono dalla sharing economy non lasciano spazio a chi ha il passo lento. La società telematica Octo ha presentato una nuova piattaforma dedicata al car-sharing; in pratica è come voler dire agli assicuratori “aggiornatevi altrimenti rimarrete indietro”.
Con le previsioni che indicano per il 2025 un mercato dell’auto in condivisone dal valore di circa 10 miliardi di dollari, le assicurazioni non possono restare impalate a guardare col rischio di essere spazzate via dai nuovi player tecnologici.
Jonathan Hewett, chief marketing officer di Octo, asserisce che “strumenti come il car-sharing e il ride-sharing si vanno affermando con sempre più forza e le persone inizieranno presto a ragionare in termini di pay-per-use e pay-per- trip. Una tendenza che suona anche come un allarme per gli assicuratori che dovranno essere pronti a intercettare la nuova domanda dei consumatori”.
“Tutto ciò di cui hanno bisogno le compagnie – aggiunge Hewett – sono dati da analizzare e interpretare. La nostra controllata Omoove ha lanciato una nuova piattaforma online che permetterà alle aziende e agli individui di costituire delle vere e proprie comunità locali di car-sharing e ride-sharing dove, agendo in un’ottica di manager di piccole comunità, saranno messi a disposizione della community indicazioni sulla disponibilità dei veicoli a noleggio e la possibilità di condividere viaggi con altri membri della comunità”.
Con l’aumentare dei costi di manutenzione delle auto di proprietà, la crescita diventa necessaria; una crescita che porti innovazione nei trasporti prendendo ad esempio il modello peer-to-peer, che in Gran Bretagna è la principale fonte di guadagno all’interno della sharing economy.
Le sfide insomma non sono poche, ed è anche per questo che il mercato si sta preparando ad affrontarle al meglio. Negli ultimi anni d’altronde sono cambiate parecchie cose, e le assicurazioni sono una di quelle realtà che non potranno proprio evitare questa “rivoluzione”.