L’acquisto di una casa rappresenta un passaggio indubbiamente molto delicato, e lo è non solo perché parliamo di una fase che dà vita a forti cambiamenti, ma anche di un periodo nel corso del quale si registra ovviamente un grande sforzo economico.
Per questo motivo è importante che l’acquisto di una casa avvenga in un contesto quanto più sereno e sicuro, specie se si considera il fatto che veniamo da un periodo di lunga crisi economica che ha destabilizzato anche il mercato immobiliare.
Alla luce di ciò ci farà senz’altro piacere sapere che la legge sulla Concorrenza, entrata in vigore il 29 agosto scorso, ha introdotto la possibilità di richiedere il deposito del prezzo al notaio rogante fino alla trascrizione del contratto di compravendita. In pratica è stato introdotto un conto deposito che punta a diventare una tutela in più per chi intende comperare casa.
Ma esattamente, cos’è che cambia? Con l’arrivo del conto deposito, coloro i quali non trascrivono il preliminare hanno uno strumento in più per tenersi alla larga da rischi di vario genere, come per esempio dall’eventualità che tra la data del rogito e quella di trascrizione venga pubblicato un onere inatteso a carico del venditore (che può essere un’ipoteca, un sequestro, un pignoramento, una domanda giudiziale e così via).
Questa tutela si applica anche nel caso in cui il venditore venda più di una volta lo stesso immobile ad acquirenti diversi, dando luogo a un meccanismo in cui a vincere è colui che trascrive per primo il rogito stesso.
Insomma, fintanto che l’acquisto non viene trascritto, non si avrà più la certezza che l’operazione sia andata a buon fine. E nel caso in cui non dovesse andare a buon fine, a quel punto sarebbe impossibile rientrare in possesso del denaro consegnato al venditore al momento della firma del rogito.