Mutui liquidità: sai cosa sono e come funzionano?

Durante gli anni della crisi non se ne è parlato praticamente più, ma ora che l’economia sembra aver imboccato la strada della ripresa, ecco che i mutui liquidità sono tornati sul mercato.

Questo tipo di finanziamento consente di ottenere liquidità a patto di essere proprietari di un immobile e a patto che l’immobile in questione sia libero da altre ipoteche: i mutui liquidità, in sostanza, sono mutui concessi a fronte del fatto che il mutuatario ipotechi un suo bene immobile come garanzia per la banca.

In questo caso l’entità del prestito ottenibile varia di caso in caso, ma normalmente non supera il 70-80% del valore dell’immobile, e per quanto riguarda il piano di ammortamento si va da un minimo di 5 a un massimo di 30 anni.

Il mutuo liquidità, esattamente come ogni altro mutuo, prevede formule a tasso fisso, a tasso variabile e a tasso misto, e solitamente è molto più conveniente rispetto a un prestito personale perché gode di tassi di interesse più bassi e di tempi di rimborso protratti su molti più anni (per i prestiti personali, infatti, la durata massima del piano di rimborso è di 10 anni).

Ma ci sono anche degli elementi “contro”. Ad esempio, il mutuo liquidità ha lo svantaggio di essere più lungo nei tempi di erogazione, e fa proprie delle spese extra più salate rispetto a un prestito personale: nel suo caso bisogna considerare infatti il costo del notaio per l’iscrizione dell’ipoteca, i costi di istruttoria e di perizia, e i costi assicurativi che tutelano dal rischio incendi.

Gestione cookie