La richiesta di prestiti da parte delle famiglie è in notevole aumento: secondo quanto si legge nel report dell’osservatorio Crif, nei primi mesi del 2017 c’è stata una crescita del 9.7% di prestiti alle famiglie. D’altronde, oramai le linee di credito vengono attivate sia offline che online e, complice anche la ripresa economica, stanno diventando sempre più appetibili agli occhi dei consumatori.
Il motivo per cui i prestiti stanno tornando ad avere terreno fertile, quindi, non è uno, ma si sviluppa su diversi fronti: tassi di interesse generalmente più bassi, maggiore facilità di accedere ai finanziamenti, digitalizzazione e flessibilità nelle condizioni d’uso del prestito hanno sicuramente aiutato in tal senso.
Fiditalia, tanto per citare un esempio, permette persino di calcolare online la rata di prestiti personali a partire da 3.000 fino a 30.000 euro, dando al potenziale cliente la libertà di valutare le condizioni proposte attraverso un preventivo dettagliato. Le condizioni del prestito Fidiamo di Fiditalia vertono su un TAN fisso massimo dell’11.40% e su un TAEG fisso massimo del 18.07%.
Il prestito può essere rimborsato in più modalità con un piano di ammortamento che va da 24 a 84 rate mensili, e a fronte di una serie di costi che appaiono molto chiari: l’imposta di bollo ha un costo di 1.20 euro a cui va sommata l’imposta di bollo di 2 euro per saldi superiori a 77.47 euro. Le spese di istruttoria variano a seconda della somma erogata ma non sono comunque superiori a 300 euro; e poi c’è il fattore assicurazione da valutare che naturalmente cambia in base al tipo di polizza scelta (si desidera un’assicurazione che intervenga solo in caso di ricovero, invalidità o decesso del titolare del finanziamento, o si preferisce una soluzione più ampia che copra anche la perdita del posto di lavoro?).
Se volessimo prendere un caso pratico, potremmo citare Tizio che, a fronte di un prestito da 8.000 euro, ha scelto di avvalersi di una soluzione senza assicurazione e di un rimborso spalmato su 60 rate mensili: nel suo caso le spese di istruttoria ammonterebbero a 100 euro e le rate sarebbero pari a 170.75 euro l’una, inclusi i 3 euro relativi alle commissioni di incasso.