Una ristrutturazione può essere finanziata tramite un semplice prestito personale, se la cifra però non è particolarmente elevata, mentre nel caso in cui si tratti di una ristrutturazione piuttosto importante, in quel caso si è soliti ricorrere a un vero e proprio mutuo ristrutturazione. A un mutuo che ha procedure non troppo diverse rispetto a quelle tipiche di un mutuo casa.
Le ristrutturazioni, spesso e volentieri, sono agevolate da una serie di sgravi fiscali che consentono di recuperare una parte della somma spesa, e proprio per questo è importante informarsi in modo corretto e completo su come ci si debba muovere per risparmiare qualcosina. Ad ogni modo, il calcolo degli interessi del mutuo, dei costi accessori e di conseguenza della singola rata mensile che si andrà a pagare, resta un passaggio fondamentale per scovare la migliore offerta.
Per quanto riguarda il mese in corso, Intesa Sanpaolo è la banca che allo stato attuale propone uno dei mutui ristrutturazione più convenienti: Intesa riconosce prestiti da 30.000 euro in su e copre fino all’80% della ristrutturazione. Nel caso di piccole ristrutturazioni, la somma concessa viene erogata in un’unica soluzione direttamente nel conto corrente del cliente. Il cliente, a sua volta, può scegliere se avvalersi del tasso fisso, del tasso variabile o del tasso misto.
Un esempio? Ad un mutuo ristrutturazione di 100.000 euro, aperto nel mese di aprile 2017, viene riconosciuto un TAN del 2% e un TAEG del 2.234%, un piano di ammortamento di 20 anni ed una rata mensile pari a 505.94 euro. Un mutuo di 50.000 euro, invece, ha un tasso finito dell’1.85%, un TAEG del 2.33%, una durata ventennale e una rata mensile pari a 249.41 euro.
Se la proposta non dovesse convincervi potreste guardare anche a UBI Banca, che propone un mutuo ristrutturazione piuttosto allettante: 50.000 euro vengono erogati con un tasso dell’1.90%, un TAEG del 2.19% e un piano di rimborso ventennale costruito su rate mensili da 250.58 euro.