Mentre avanzano i segnali di ripresa del mercato dei mutui, il Rapporto Italia 2017, diffuso di recente da Eurispes, fa luce sulle conseguenze che la crisi ha fatto sì che si rigettassero sulle famiglie italiane: ad oggi quasi la metà degli italiani non riesce ad arrivare a fine mese, e tre su dieci hanno difficoltà anche a pagare le rate del mutuo.
A questo proposito va ricordata l’esistenza di uno strumento che, pur a fronte di determinate condizioni, permette di sospendere per un anno e mezzo il pagamento delle rate stesse. Si tratta del Fondo di solidarietà prima casa, fatto nascere per volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2007 e successivamente modificato nel 2012.
Per poter accedere a questo fondo però sono necessari alcuni requisiti. Primo fra tutti, occorre che l’immobile oggetto del mutuo non superi i 250mila euro come valore di acquisto. Inoltre, per poter usufruire della sospensione delle rate del mutuo bisogna aver perso il lavoro ed essere registrati quindi come disoccupati, ma è bene sapere che il Fondo interviene anche a fronte di decesso e non autosufficienza dell’intestatario.
Tra gli altri requisiti figura poi un Isee non superiore a 30mila euro, che può valere, in caso di mutuo cointestato, anche solo per uno dei titolari. Il mutuo deve essere inoltre in ammortamento da almeno un anno nel momento in cui si avanza la richiesta di accesso al fondo. E poi, un ultimo requisito: nel rimborso del mutuo non può esserci stato un ritardo delle rate superiore a 90 a giorni consecutivi.