La Legge di Bilancio ha prorogato fino al 30 giugno 2017 le agevolazioni legate all’acquisto di un immobile tramite la procedura dell’asta giudiziaria. Il che significa che allo stato attuale sono fondamentalmente due i punti di forza legati alle aste.
Il primo beneficio è stato introdotto da un decreto del febbraio scorso e prevede che le imposte di registro, catastali e ipotecarie vengano sostituite da una tassa unica pari a 200 euro. C’è poi un’altra agevolazione che è strettamente legata all’acquisto di un immobile mediante asta, e cioè che vi sia un termine entro il quale la casa oggetto dell’agevolazione debba essere alienata: la Legge di Bilancio sposta infatti da due a cinque anni il periodo temporale entro il quale l’immobile deve essere venduto affinché le agevolazioni non decadano di validità.
Il rapporto “Sofferenze bancarie e aste immobiliari” aggiornato a settembre 2016, parla di un settore delle compravendite tramite asta giudiziaria che è in continua crescita tanto da essere diventato un mercato parallelo a quello tradizionale. In particolare, da gennaio a settembre 2016, le aste indette sono state all’incirca 98.500, in aumento cioè del 23.5% rispetto a quelle battute l’anno precedente (la crescita rispetto al periodo 2011-2016 è stata invece del 95.2%!).
Il rapporto diffuso dall’Osservatorio Immobiliare digitale afferma inoltre che più del 63% delle vendite all’asta riguarda il settore residenziale, e che le cinque regioni italiane dove si registrano più compravendite di questo tipo sono Lombardia in primis, e a seguire Sicilia, Lazio, Piemonte e Veneto.