Il Ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) ha elaborato un documento che risponde alle domande poste più di frequente dai cittadini in materia di Prestito vitalizio ipotecario. Introdotto nel 2005 e successivamente rivisitato nel 2015, il prestito vitalizio ipotecario è una tipologia di finanziamento che consente a chi ha più di 60 anni ed è proprietario di una abitazione di ottenere del denaro contante mettendo in ipoteca l’immobile.
Quando si ha bisogno di liquidità immediata, questo strumento rappresenta pertanto l’alternativa probabilmente ideale. Oltre al requisito riguardante l’età, per poter accedere al finanziamento bisogna anche essere cittadini italiani e avere residenza in Italia, nonché essere titolari di un immobile su cui non gravino altre ipoteche e su cui non pesi una procedura di pignoramento. La somma che si può ottenere dal prestito vitalizio ipotecario varia in misura percentuale in relazione al valore dell’immobile e all’età del richiedente. In pratica, più si è avanti con l’età e più la somma che si può ricevere in prestito tenderà ad essere alta.
Per quanto riguarda gli interessi, questi maturano per tutto il corso del prestito e si possono rimborsare sia gradualmente sia in un’unica soluzione. Il titolare del prestito non può però ripagare la somma ottenuta, perché spetterà agli eredi estinguere il debito maturato: saranno poi loro a decidere se ripagare il dovuto alla banca o se dare mandato alla banca stessa per vendere l’immobile.
In ultimo, ma non meno importante, va detto che la formula del prestito vitalizio ipotecario vede come obbligatoria la sottoscrizione di una polizza scoppio e incendio (esattamente come avviene con i mutui ipotecari).