L’assegno circolare è un titolo di credito che viene emesso da una banca a favore di un determinato beneficiario. L’assegno riporta sempre in maniera chiara il nome del beneficiario e la somma di denaro che intende trasferire (somma che chiaramente deve essere disponibile per l’incasso ed esigibile nell’immediato).
Per ottenere un assegno circolare è sufficiente farne richiesta di emissione alla propria banca, avendo cura però di versare la somma di denaro che si intende trasferire o utilizzando del denaro conservato su un conto corrente. Questa procedura fa da garanzia circa l’esigibilità del titolo, visto e considerato che la banca emette l’assegno circolare solo dopo aver verificato la presenza di fondi sufficienti per la sua copertura.
Solitamente l’assegno circolare ha la natura del titolo “non trasferibile”, il che significa che l’assegno potrà essere incassato solo ed esclusivamente dal beneficiario indicato sul titolo stesso. Gli unici casi in cui la banca emette assegni trasferibili sono circoscritti a transazioni inferiori ai 1.000€.
La differenza sostanziale tra assegno circolare e assegno bancario sta in sostanza in quelli che sono i suoi attori. Se gli assegni bancari presuppongono la presenza di almeno tre soggetti (la persona emittente, la banca che fa da intermediaria e il beneficiario), nel caso dell’assegno circolare i protagonisti sono soltanto due: la banca che rilascia l’assegno e che si occuperà di farlo incassare e, per l’appunto, il beneficiario.