Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aggiorna con periodicità i cosiddetti Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) che servono alle banche e agli intermediari finanziari per stabilire i tassi di interesse massimi applicabili nei finanziamenti ai privati. In forza di ciò, il Tesoro ha diffuso i nuovi tassi di interesse massimi che banche e finanziarie varie non potranno oltrepassare visto e considerato che, nel caso di superamento, si incorrerebbe nel reato di usura.
Vediamo allora quali sono i tassi di interesse massimi che possono essere applicati nei prestiti che, nello specifico, poggiano sul meccanismo della cessione del quinto dello stipendio (o della pensione che sia). Le soglie massime stabilite dal Ministero – diventate attuative lo scorso 1 ottobre e destinate a scadere il 31 dicembre 2016 – sono le seguenti:
- Prestiti fino a 5mila euro: per prestiti di entità inferiore a 5mila euro vanno applicati tassi medi dell’11.39% e la soglia di usura stabilita è del 18.2375%.
- Prestiti al di sopra dei 5mila euro: per i prestiti che superano il tetto dei 5mila euro i tassi medi proponibili sono del 10.57% con una soglia di usura fissata a quota 17.2125%.
Nel caso in cui la cessione del quinto dovesse riguardare una pensione anziché uno stipendio, in questo caso i tassi si diversificano sulla base dell’età del contraente – oltre che dell’ammontare del finanziamento – pertanto si partirà da una base dell’8.58% fino a un tetto massimo del 12.63%.