Continua a scendere in Italia il tasso medio applicato dal sistema bancario per le nuove erogazioni di mutui con finalità di acquisto di abitazioni. Nello scorso mese di marzo del 2013, infatti, il tasso medio si è attestato al 3,66% con un calo di 10 punti base rispetto al mese precedente.
A rilevarlo nell’ultimo Rapporto mensile è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel precisare come siano scesi il mese scorso anche i tassi medi applicati sulla totalità dei prestiti alle famiglie ed alle imprese.
Ne consegue che in questo momento in Italia le difficoltà di accesso al credito ipotecario non siano legate al fatto che i mutui sono troppo cari, ma al fatto che risultano essere inaccessibili per una quota di famiglie in crescita rispetto al periodo pre-crisi.
La pessima congiuntura ha infatti eroso i risparmi ed i redditi medi delle famiglie, con la conseguenza che l’accesso al bene casa è ostacolato dalla mancanza di adeguate credenziali creditizie.
Non a caso lunedì scorso l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, ha rilevato che nel primo trimestre del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, le convenzioni notarili legate alle operazioni di compravendita degli immobili sono crollate anno su anno del 23,1%.
Trattasi di una pesante contrazione che pesa come un macigno su tutta la filiera immobiliare includendo anche il settore delle costruzioni che è in pesante crisi, e che porta alla chiusura purtroppo di tante imprese operanti nell’edilizia.
E c’è anche da dire che in Italia i prezzi delle case rispetto ai massimi del 2006-2007 sono scesi ma non in misura tale da essere accessibili attualmente da parte della maggioranza delle famiglie che hanno perso potere d’acquisto.