La Commissione Europea ha annunciato un piano d’azione per sostenere l’industria automobilistica europea.Tra le azioni previste l’erogazione di finanziamenti europei per la ricerca, rafforzamento dei prestiti BEI all’industria, contenimento dei costi del settore e sostegno all’internazionalizzazione dell’industria automobilistica europea.
In Europa, il settore automobilistico impiega 12 milioni di lavoratori, registra una bilancia commerciale pari a 92 miliardi di euro e investimenti in ricerca e sviluppo per 30 miliardi di euro. Tuttavia i dati derivanti dalle immatricolazioni hanno registato per l’ottavo mese consecutivo un calo dell’8%.
La domanda di auto nuove è ancora debole in Europa, a fronte di imprese che soffrono invece di problemi di sovracapacità, con il rischio che due macchine su dieci prodotte siano destinate a restare invendute. Il piano d’azione europeo non riguarderà questo specifico problema.
A confermarlo il commissario Antonio Tajani, responsabile dell’Industria e dell’Imprenditoria, che ha fatto presente alle case automobilistiche che il problema della sovracapacità produttiva non può e non deve essere risolto dalle istanze comunitarie, ma dalle stesse aziende costruttrici. Il piano d’azione, che verrà presentato in autunno, servirà a rafforzare le dinamiche di crescita e di competitività del settore.
Si sta parlando, intanto, sia a livello europeo che a livello nazionale di reintrodurre gli incentivi statali alla rottamazione per sostenere le vendite di auto. Fitch Ratings si è detta negativa, in quanto possono distorcere le tendenze di fondo del mercato. Inoltre secondo l’agenzia di rating le armi in mano agli Stati per supportare il settore dell’auto sono inferiori rispetto alla passata recessione a causa della crisi del debito.
Anche in Italia si sta parlando di incentivi auto per il prossimo triennio 2013-2015. La cifra messa a disposizione dovrebbe aggirarsi attorno ai 70 milioni di euro e coinvolgere solo le auto con emissioni di CO2 inferiori ai 120 g/km. In una sezione della normativa viene regolamentata per la prima volta in Italia la rete di ricarica pubblica e privata delle auto elettriche.